venerdì 27 giugno 2014

Estate



Questo periodo dell’anno mi trova sempre un po’ irrequieta, come se mancasse qualcosa, come se invece qualcosa di meraviglioso ed inaspettato stesse per arrivare.


Sono le vacanze estive, che nonostante per me il termine "vacanza" sia ormai sinonimo di "vacanza di tempo" (datemi giornate di 40h!), si portano sempre appresso quel clima festoso e spensierato.

Anche se coincidono con il periodo più stressante dell’anno al lavoro e con il più complicato  in termini di logistica di “piazzamento nano”, che mi costringe a salti mortali, valigie mai disfatte, andate e ritorno in macchina, treno e velocipede, percorrendo chilometri infiniti di spola tra casa, lavoro, campagna, mi resta addosso quella sensazione di leggerezza che giugno per me ha sempre rappresentato.


martedì 17 giugno 2014

Voyeurismo


Nel giro di poche ore sono stati risolti due delitti efferati, uno recentissimo, l’ennesimo caso di femminicido che ha coinvolto anche i figli piccoli dell’assassino, e uno più vecchio, irrisolto da 4 anni, ma non per questo caduto nell’oblio dell’opinione pubblica.

In entrambi i casi il limite tra la cronaca e l’osservazione dal buco della serratura è quanto mai labile, ed è quello che più mi ha colpita.

Come mi ha colpita del resto, questa mattina, il continuo addossarsi colpe tra il Ministro dell’Interno e il Procuratore Generale sulla fuga di notizie.

Dare in pasto ai media e al linciaggio collettivo il “presunto assassino” è cosa grave, ma ancora più grave è che nel mirino finisca la sua famiglia. Come se non fossero già abbastanza morbose le ricostruzioni sul passato di questa persona, la relazione illegittima della madre, l’infanzia, una sorella gemella di cui si scopre l’esistenza solo ora. 

mercoledì 4 giugno 2014

Mamma, perchè si muore?


Mamma perché si muore? E dove si va quando si muore?

Nonostante l’anno scorso abbia perso la bis-nonna, mia nonna, a cui era molto legato, Pu non mi ha ancora rivolto queste domande.
Il mio compito è stato solo cercare di spiegargli perché non l’avrebbe vista più, e non è stato facile.
Un padre spesso in viaggio mi ha precluso molte alternative, quali il cielo, il viaggio stesso appunto, le nuvole, tutti luoghi raggiungibili con l’aereo che l’uomo nero prende spesso. E avevo il terrore che Pu associasse l’aereo al “oddio non rivedrò mai più papà”.

Ho cercato letteratura in materia, e mi sono imbattuta in articoli e libri interessanti. Ma in effetti Pu era troppo piccolo per elaborare la cosa, e domande per cercare spiegazioni.

Ma a me il tarlo è rimasto.
E sto cercando di farmi trovare pronta quando questa domanda inevitabilmente arriverà.