Questo periodo dell’anno mi trova sempre un po’ irrequieta,
come se mancasse qualcosa, come se invece qualcosa di meraviglioso ed
inaspettato stesse per arrivare.
Sono le vacanze estive, che nonostante per me il termine "vacanza" sia ormai sinonimo di "vacanza di tempo" (datemi giornate di 40h!), si portano sempre appresso quel clima festoso e spensierato.
Anche se coincidono con il periodo più stressante dell’anno
al lavoro e con il più complicato
in termini di logistica di “piazzamento nano”, che mi costringe a salti
mortali, valigie mai disfatte, andate e ritorno in macchina, treno e
velocipede, percorrendo chilometri infiniti di spola tra casa, lavoro,
campagna, mi resta addosso quella sensazione di leggerezza che giugno per me ha
sempre rappresentato.