Questo periodo dell’anno mi trova sempre un po’ irrequieta,
come se mancasse qualcosa, come se invece qualcosa di meraviglioso ed
inaspettato stesse per arrivare.
Sono le vacanze estive, che nonostante per me il termine "vacanza" sia ormai sinonimo di "vacanza di tempo" (datemi giornate di 40h!), si portano sempre appresso quel clima festoso e spensierato.
Anche se coincidono con il periodo più stressante dell’anno
al lavoro e con il più complicato
in termini di logistica di “piazzamento nano”, che mi costringe a salti
mortali, valigie mai disfatte, andate e ritorno in macchina, treno e
velocipede, percorrendo chilometri infiniti di spola tra casa, lavoro,
campagna, mi resta addosso quella sensazione di leggerezza che giugno per me ha
sempre rappresentato.
Oggi quella spensieratezza ha ceduto il passo alla
stanchezza accumulata, che trova il suo apice in questo periodo dell’anno,
all’”oddio cosa ne faccio di Pu per 3 mesi??”, agli incastri strategici del
piano ferie con una collega per fortuna adorabile, che ha un bimbo piccolo come
me e che come me fa i salti mortali per passare più tempo possibile con lui, e
all’amarezza nel pensare a quante mamme sono nella mia situazione.
E la domanda sorge spontanea: perché cazzo non ho sposato un miliardario?
Cavoli, che tuffo nel passato mi hai fatto fare!
RispondiEliminaE comunque la domanda finale me la faccio pure io :-/
Mi sa che la domanda finale ce la facciamo in tante...si fa per scherzare eh??!
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