Pensate alla vostra vita di tutti i giorni, ai piccoli gesti quotidiani che fate ogni giorno per i vostri figli.
Svegliarsi presto la mattina, preparare colazione coi biscotti preferiti, magari mettere una maglia sul calorifero, per fargliela indossare tiepida.
Il risveglio dolce, mangiarseli di baci, oppure affannoso e di corsa - vestiti, mangia, sbrigati, facciamo tardi, infilati quelle scarpe! - la merendina infilata in cartella all'ultimo minuto.
I colloqui con gli insegnanti, i pomeriggi a vederli giocare a pallone o ad aspettarli a bordo vasca.
Le notti insonni di preoccupazione, i baci magici che fanno sparire febbre e dolori. Lo shopping Natalizio, affannarsi a cercare il regalo più desiderato.
Le incazzature solenni, le punizioni, i mille dubbi sull'educazione.
Prenotare il dentista, le vacanze estive, la prima volta che ha avuto il coraggio di lanciarsi in acqua senza braccioli, la prima parola, il primo dente caduto.
I baci umidicci, le risposte da pre-adolescenza, la recita di Natale, le domeniche al cinema, il suo sguardo nella folla all'uscita di scuola che si illumina quando vi vede; lo stesso sguardo che si incupisce pochi anni dopo "mamma che ci fai qui, che scocciatura, non vedi che ci sono i miei amici?"
Gli abbracci rubati, passetti di piedini scalzi la domenica mattina e tu vorresti dormire ancora un'ora, balli di stupidera sulla canzone preferita, settimane in punizione senza play station.
Immaginate ora che all'improvviso tutto questo venga spazzato via da un semplice cavillo burocratico.
Da rimanere senza fiato vero?
E' così che vivono centinai di genitori, l'altra metà di una famiglia come tante, che paga il mutuo, le tasse, che appende mensole in salotto, passa i sabati all'Ikea o a feste di compleanno, prepara cena, si sveglia presto per andare al lavoro e cresce con amore i propri figli.
L'unica differenza è che si tratta di famiglie omogenitoriali, dove solo il partner che ha un legame biologico col bambino viene riconosciuto come genitore.
Se al genitore biologico succedesse qualsiasi cosa, un bambino si ritroverebbe orfano, privato all'improvviso di entrambi gli affetti, perchè nessun diritto è riconosciuto all'altro genitore.
Le famiglie arcobaleno si stanno battendo per coprire questo vuoto istituzionale che, nonostante le paventate buone intezioni, nemmeno la nuova legge sulle coppie di fatto in lavorazione alla Camera intende colmare.
I genitori chiedono la possiblità della "stepchild adoption" che, badate, non significa adozione per gay e lesbiche, come gli ormai noti benpensanti vogliono farci credere, bensì riconoscimento del genitore di fatto.
Gay e lesbiche continueranno a fare figli, a crescerli ed educarli, che piaccia o meno ai bigotti che popolano questo paese, senza rendersi conto che l'Italia è rimasto l'unico paese in Europa a non avere una legge in merito ai diritti delle coppie di fatto.
E io credo che questi diritti vadano estesi a tutti, ma proprio a tutti. Sennò, come direbbe Gino Strada, chiamateli privilegi.
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