Interno giorno.
Zoommata su lampadario di vetro di murano (mia mamma ne ha
uno identico in camera da letto! Sarà sintomo di nobiltà??) con seguente
carrellata su tavola imbandita a festa.
Vasi di rose bianche, calici di seta, porcellane, una riga
di posate da far impallidire Pretty Women.
L’ambiente intorno si intravede solamente, ma si intuisce
essere un palazzo, con ampie finestre e soffitti altissimi, probabilmente
affrescati.
Seduti a tavola una varietà umana che vuole sembrarci
nobile, altolocata.
Signore col giro di perle, uomini in eleganti abiti grigio
scuro, adolescenti in twin set (le ragazze) e gilet (i ragazzi).
Questi ultimi sospetto portino ancora i pantaloni corti
sotto la sontuosa tovaglia di seta.
Un cameriere in livrea bianca si aggira intorno al tavolo.
Manca solo Lady Oscar in un angolo a suonare fughe di Bach.
L’aria è testa, gli ospiti si scambiano sguardi fugaci e
cercano risposte che non arrivano da Maria Antonietta, ma ad un suo cenno tutti
si mettono a mangiare in rigoroso silenzio un piatto di spaghetti al sugo.
Sul punto di terminare il primo piatto, tutti si
vetrificano, osservando Maria Antonietta con rinnovato sgomento.
Il cameriere infatti si è avvicinato per toglierle il piatto
da davanti. Ma lei, con un nuovo cenno, alzando il ditino, lo blocca.
E fa la cosa più volgare che ci si aspetterebbe da una
nobildonna: la scarpetta!!
Tutti la osservano col fiato sospeso; un signore con la
barba probabilmente si è cagato addosso, un altro, seduto di fronte e vestito
come Filini, sta rischiando l’ipossia, finché Maria Antonietta esordisce con
un: “Gustosissimo!”
Unica parola udita in tutto lo spot.
Sollievo generale, grasse risate e tutti giù a fare
scarpetta come se fosse l’ultima cosa che mangeranno prima della fine del
mondo.
Aumento del volume della colonna sonora, che pare davvero di
stare alla “grande festa alla corte di Francia” in un tripudio di archi, ed
entrata in grande stile del cameriere che sorregge una bottiglia di pummarola
su un vassoio d’argento manco si trattasse della testa mozzata del Battista.
Avete capito di cosa sto parlando vero?
Di questo spot assurdo che gira in televisione e di cui io
non ho capito una mazza.
Questi chi sono? Perché si sono riuniti a tavola? Perché non
si parlano? Perché guardano Maria Antonietta con lo sguardo che ha l’agnello
sotto Pasqua? Forse temono di fare la stessa fine se la nobildonna schifa la
pummarola?
O viceversa: si tratta dell’ultimo pasto prima della
ghigliottina. Per quello si gusta così ‘sta scarpetta, come se non ci fosse
domani.
Ed ecco spiegato lo sguardo angosciato dei convitati.
Ma poi questa chi è? Vive in quella casa?
Da sola?? Lei e il cameriere in livrea bianca?
E gli ospiti: si porta in casa 15 persone che apparentemente
manco si conoscono?
O forse è lei l’invitata. Dead Maria Antonietta walking
(anzi, scarpetting!!)
E in entrambi i casi: fai tante manfrine per un po’ di sugo?
Se sei a casa tua: minchia, è il tuo personale di servizio,
saprai come cucina??
E se sei ospite… a me la mamma ha insegnato che in casa
d’altri si mangia sempre tutto, anche ti servissero interiora di muflone
bollite. Sempre. Per non offendere.
In casa di amici da bambina ho ingurgitato spinaci bolliti e
fegato alla veneziana senza battere ciglio.
E tu? Che sarai stata cresciuta a pane e galateo, metti sul
patibolo 15 persone che aspettano il tuo verdetto sulla passata di pomodoro?
Ma chi sei? Forse una gran gourmet? E allora si tratta di un
pranzo di lavoro… E si spiegherebbe perché 15 persone che vivono sotto lo
stesso tetto ne invitano solo una… stanno per pubblicare un libro di ricette
“La cucina di Maria Antonietta: cotto e... gustato!”
E soprattutto: come fanno tutti a mangiare gli spaghetti al
sugo senza bavaglino, e senza che nemmeno uno schizzo voli via? Che ve l’immaginate mandar via una
chiazza di sugo su una camicia di seta?
(tanto a lei che glie frega? Avrà la governante che le fa il
bucato con cenere e lisciva…)
Misteri degni di Kazzenger.
Voi avete interpretazioni???
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