Ogni riferimento a fatti, persone e cose realmente esistenti
è puramente casuale J
La mamma olistica
Quella che si fa il sapone di aleppo in casa; che lava con
le noci; che ha allattato finchè il bambino non ha cominciato le elementari;
che non ha vaccinato, che ha praticato il co-sleeping, portato con la fascia,
usato i pannolini lavabili, autosvezzato, partorito senza epidurale in una capanna sperduta nel bosco
assistita da elfi, ninfe e Mamma Orsa.
Che si cura con l’omeopatia, la fitoterapia, l’agopuntura,
la musicoterapia, i fiori di bach le tisane di coda di rospo e occhi di ragno... Che "Quando tuo figlio ha la febbre gli darai mica la TACHIPIRINA??!". Che non mangia niente di quello che mangiamo noi comuni mortali (carne, uova,
farina, latte, zucchero, lieviti, alcolici e bevande gassate). Si nutre di
semi, noci, frutta disidratata, verdure crude e farine integrali di cereali che
in Italia non esistono nemmeno, fa la spesa solo da Naturasì e al Mercato
equo-solidale, compra solo giochi in legno per il nano di casa, che aborre la
televisione e i cartoni animati.
Che ti da consigli assurdi tipo: "hai il nervo
sciatico infiammato? Uh come ti capisco, in gravidanza ne ho sofferto un sacco!
Senti fai così, fatti aiutare da tuo marito, mettiti a 90 e issati in
verticale. In questo modo vedrai che il bambino si sposta e smette di
comprimere il meridiano delle vie urinarie e ti sentirai molto meglio!"
Il peggio è che tutto quello che esce dalla sua bocca è
VANGELO, e quando ti vede scartare una barretta Kinder comincia a elencarti le
736 cause di morte certa per colpa degli additivi, zuccheri, solfati, agenti
chimici nucleari che mettono in quella robaccia. Quasi si strozza urlando “TU
fai mangiare la cioccolata a Pupi??” e tu che annuisci mesta… e pensi: cosa ne
sarà di tuo figlio alla prima festa di compleanno, quando addenterà un panino
al prosciutto, arrafferà una manciata di patatine e trangugerà la prima
coca-cola della sua vita? Imploderà??
La mamma perfetta
Quella che ti fa sentire sempre, costantemente inadeguata.
E’ sempre puntuale, sempre rilassata e sorridente, sempre vestita con gusto,
col giusto abbinamento di colori, sempre truccata sobriamente, sempre amorevole
coi figli.
Che non urla mai, nemmeno se il virgulto che sta tirando su
con impeccabile amore materno le vomita sulle decolleté Mary Jane da 400€, che
si presenta ad ogni festa di compleanno con ciambelloni e muffin fatti in casa,
che prepara ogni giorno gustose pietanze per i suoi pargoli, che vota la sua
vita ai figli con gioioso entusiasmo, che Julie Andrews le fa un baffo.
I suoi figli si chiamano Beatrice, Angelo e Letizia, e sono
la riprova vivente del detto latino “nomen omen”: dormono tutta la notte, non
corrono, non sudano, non fanno mai capricci, mangiano a tavola composti e per
divertirsi leggono Dostoievski.
E ti guarda con un tenero sospiro trascinare per un braccio
tuo figlio urlante verso l’entrata dell’asilo, con la giacca sbottonata e le
stringhe slacciate, lui, con la coda moscia, le occhiaie, le calze di due
colori diversi, tu, che nonostante tutto cerchi di darti un contegno
minacciando Attila tra di denti in un sorriso stiracchiato “dai amore,
smettila… smettila o ti disfo di botte!!!”
Sicuramente beve, ti consoli così, pensando a Miss
Perfezione come a una novella Sue Ellen.
La mamma Vip
Arriva col Suv e lo molla in terza fila, tanto lei può
tutto. Perché quella che scende dall’auto non è una donna comune, no: è
un’apparizione.
E’ incinta al 6 mese del terzo figlio ma è magra e soda come
tu non eri manco a 15 anni. La pelle luminosa, del resto si permette una pulizia
del viso ogni 15 giorni, i capelli lucidissimi con un taglio all’ultimo grido e
un colore che mette in risalto i suoi lineamenti perfetti. Il trucco di chi
sembra appena uscita da una seduta dall’estetista, il gel alle unghie, il tacco
12, i jeans D&G, il piumino Montclair, i Rayban in testa.
Se non sapessi che Belen abita a Roma penseresti che è lei.
Del resto, seguendo le orme della sua beniamina, non si è risparmiata la
telecronaca minuto per minuto di ogni istante della gravidanza su Facebook, Twitter,
Instantgram, Pinterest, e sul Calendario di Frate Indovino. Tu sapevi che era
incinta ancora prima che lo sapesse lei.
E’ tutto un postare foto di lei e della sua pancia liscia
come un uovo sodo in posizioni provocanti e lingerie firmata, “perché io sono e
resto donna, anzi femmina prima di tutto, ancora prima che madre”.
Osserva inorridita il tuo culo flaccido e i capelli spenti,
che lei, citando Samantha di SATC, non si ridurrebbe così nemmeno nel braccio
della morte.
Ricambi il suo sguardo pensando “brutta stronza, al terzo
figlio vedrai se non si schianterà pure a te il culo…”, ma tanto sai che
NON-E’-COSI’, e la detesti ancora di più.
La mamma con l’ansia da prestazione
Quella che suo figlio: a 6 mesi parlava coniugando i
congiuntivi (te lo giuuuro! Che-io-vada!!), a 9 camminava, a un anno l’ha
iscritto ad un corso di inglese, a 2 a pianoforte, a 3 a scherma, a 4 a danza,
a 5 a violino, a 6 a nuoto, a 7 al corso di pittura, a 8 a teatro, a 9
direttamente all’università.
Che a 7 mesi aveva già tutti i denti e magnava bistecche e
lasagne, che a 3 già scriveva e a 4 sapeva a memoria tutte le tabelline,
compresa quella del 7, e citava brani della Divina Commedia.
Che quando provi ad esternarle preoccupazione “sai, Pupi ha
13 mesi ma ancora non cammina…”, ti guarda con compassione e ti dice “eh ma
ogni bambino ha i suoi tempi! Sai, Piergiuliomaria ha cominciato a 9 mesi, ma
lui è un bambino moooolto stimolato! Vedrai che Pupi sarà più veloce a
parlare!”
“Veramente dice solo mamma, pappa, palla e baba, che vuol
dire acqua”
“…”
“…”
“Guarda c’è la mamma di Asia, ti saluto!”
La mamma Avventure nel mondo
Quella che: viaggiare coi bambini SI PUO’.
“Sai, stavo pensando di portare Pupi in Sardegna quest’anno…
ho un po’ di dubbi, il traghetto e poi il mare., la sabbia, le scottature…” osi
confessarle timidamente
“Ma tesoooorooooo! Io Asia l’ho portata in Kenya a 6 mesi, e
abbiamo fatto trekking con lei sulle spalle in Patagonia che non aveva nemmeno
un anno! Viaggiare coi bambini si può, BASTA ORGANIZZARSI!”
E certo. Il trekking in Patagonia; e dillo che avevi lo
sherpa che ti spingeva il passeggino su per le due Torri de El Calafate! E la
tata filippina che ti aspettava ad ogni rifugio.
Suo figlio non soffre l’aereo, né la macchina, né il dorso
di cammello.
Mica come Pupi che al secondo tornante per andare a Busalla
ha già vomitato l’anima.
L’ultimo viaggio aereo lo ricordo come un incubo; dovevo
tenere a bada l’esorcista, che si svegliava ogni mezz’ora solo per vomitare a
spruzzo colpendo tutto (e quando dico TUTTO intendo TUTTO) quello che gli si
parava davanti. Alla fine le hostess disperate mi hanno dotata di 5 copertine,
che abbiamo utilizzato in toto. Scesi a Parigi non vi posso descrivere in che
stato eravamo… rispetto poi alle fighesecche che viaggiavano per lavoro in
tailleur Hermess…
E per tenerlo seduto un’ora di fila devo abbatterlo, come i
rinoceronti nella savana quando bisogna applicargli un microchip: sparargli un
sonnifero con un fucile di precisione mente scorrazza urlando su e giù per il
corridoio del treno/aereo/pullman. O inchiodarcelo con la sparachiodi.
“Ma daaaaaai! Basta distrarli! Asia adora colorare!”
Anche Pupi, ma generalmente avendo un animo d’artista non si
limita al foglio. Se non ha affrescato anche i sedili, il finestrino e la pelata
del vicino davanti non è contento.
La mamma paranoica
Vive nella paranoia costante che il figlio sudi, si ammali,
cada, si rompa qualcosa, si spaventi o si faccia male.
Ataulfo ha sempre dormito nel lettone perché ha il terrore
che muoia nel sonno; mangia solo cibi frullati e sminuzzati perché ha paura che
soffochi; non corre perché sennò suda, e se suda si ammala; ha fatto tutti i
vaccini, anche la peste bubbonica, “perché non si sa mai”; non va in macchina
perché ha paura di fare un incidente; non salirà MAI su un aereo, non
scherziamo.
Lei, la madre apprensiva, per usare un eufemismo, gira con
un piccolo pronto soccorso in borsa: insulina in caso di shock anafilattico,
defibrillatore in caso di arresto cardiaco, e il numero diretto del Dottor
House, che è sempre meglio essere previdenti.
Chiama il pediatra ogni volta che Ataulfo osa dare segni di
vago malessere, fosse anche un po’ di aria nella pancia (e se fosse un
tumore??!).
Se beve troppo forse ha il diabete; se ha la febbre
sicuramente sarà meningite; se ha la diarrea sarà colera; se ha la tosse è
tisi; se starnutisce è ebola; se è pallido è celiachia; se è troppo attivo sarà
ipertirodismo.
E’ la Luciana Onder dei poveri.
Ha un prontuario costantemente sotto mano di tutte le
malattie, anche di quelle debellate dal 1623.
E il borotalco; Ataulfo vive avvolto in una nuvola di
borotalco perché non deve sudare.
E il balsamo, litri di balsamo, perché Ataulfo ha la
dermatite atopica.
Al parco lei è la sua ombra: non salire perché cadi, non
saltare che ti fai male, non correre che se inciampi ti spatasci al suolo, non
urlare perché potresti modificare in maniera ineluttabile i campi magnetici
terrestri e farci morire tutti.
Se vengono giù due gocce d’acqua Ataulfo non va a scuola perchè
potrebbe arrivare un’alluvione; se nevica figuriamoci, che oltre ai cataclismi
naturali ci prendiamo di sicuro una broncopolmonite.
Ataulfo non pratica sport perché: il calcio è pericoloso per
le ginocchia, il nuoto per la cervicale, la ginnastica artistica per i legamenti,
il basket per le dita, la pallavolo per le caviglie, la danza per la schiena,
la scherma… c’è bisogno di dirlo??
Ti consoli pensando che con ogni probabilità sta tirando su
un serial killer.
E voi? A che categoria appartenete?
diciamo che x un paio di esempi ho bene in mente a chi ti riferisci ;-) sono Serena, a che categoria appartengo? tvb
RispondiEliminaIn effetti ad una categoria che ho dimenticato: la mamma iper cinetica, che non posso odiare perché faccio parte della categoria!!
RispondiEliminaIn effetti ad una categoria che ho dimenticato: la mamma iper cinetica, che non posso odiare perché faccio parte della categoria!!
RispondiEliminaAh ah ah.....
RispondiEliminaIo appartengo alle wonder mamme!!!! Ma siamo talmente numerose! !!!!! !Non reggo proprio le mamme con l ansia da prestazione
RispondiEliminaGuarda un po' se in questo ti
RispondiEliminaRiconosci!! http://allegroconbiro.blogspot.it/2013/10/siamo-tutte-wonderwomen.html?m=1