domenica 16 novembre 2014

Amo la mia città


Amo la mia città, Superba e altera, adagiata sulle colline come un’anziana signora, una di quelle che vedi prendere il tè da Mangini, con la puzza sotto il naso e il foulard di seta in fantasia cachemire stretto al collo, e la borsa stretta in grembo.

Odio la mia città, presuntuosa e arrogante, che non ha bisogno degli altri, che ti soffoca col suo clima di rabbia e depressione, e quei vicoli troppo stretti per camminare, e quelle montagne dietro e il mare davanti che non fanno respirare.
                                                           Amo la mia città, aperta e accogliente, amo il suo Ghetto colorato, patria degli “ultimi” di Don Gallo e De André, amo le sue prostitute, i trans, le donne africane in pagnes colorati e le loro bancarelle, i vicoli sporchi e zeppi di odori, dove so sentirmi a casa come in nessun posto al mondo.
Amo la miscellanea di lingue, dialetti, culture, piatti cucinati e tradizioni mescolate; amo i genovesi “sarveghi”, che prima di lasciarsi andare ti annusano, ti scrutano, ma quando aprono le braccia lo fanno con tutto il cuore e un pezzetto di anima.

giovedì 13 novembre 2014

Mamma perfetta


Avrei voluto essere una mamma diversa, sempre sorridente, sempre pronta ad accogliere, coccolare, ascoltare. 


Avrei voluto essere capace di tornare a casa dal lavoro e mettermi a giocare con te, con puzzle e formine di Didò, magari chiederti di aiutarmi a preparare la cena, affettare verdure, infilare collanine con la pasta.

Avrei voluto avere la pazienza di insegnarti ad andare in bicicletta, il tempo per portarti in piscina, in biblioteca, a spettacoli di teatro e di burattini, a laboratori creativi dove si possono ascoltare storie e pasticciare con la pittura.

Di più, avrei voluto farti pasticciare io con la pittura, magari allestendo un angolo di casa tutto per te, dove colorare senza il timore di sporcare, e dipingere con le mani e coi piedi, e sporcarti fino alle orecchie, tanto poi avremmo potuto fare un bel bagno rilassante con tante bolle e gli animali di plastica colorati.

sabato 1 novembre 2014

Il nostro primo Halloween


Ebbene sì, ci son caduta dentro mani piedi.

Io, proprio io, me quoque che “Halloween è una festa di merda, una tradizione consumistica importata dagli States che in Italia non ha alcun senso di esistere, ché ai miei tempi il 1 di novembre si andava per cimiteri, mica a mangiar caramelle”, mi sono invece divertita come una cretina ad organizzare la nostra prima festa di Halloween.

Ecco cosa può fare un treenne sulle tue inossidabili convinzioni… madre pappamolle che non sono altro.