Oggi posso offrire solo parole, per lenire il dolore,
colmare il vuoto, assimilare una notizia attesa, appesi alla speranza che non
giungesse mai.
Di quelle notizie che, coinvolgendo qualcuno che per te era
“come” un figlio, sposta di botto il baricentro della tua vita, fa esplodere
una ad una le basi su cui appoggia, ribalta priorità e sogni, ridimensiona
problemi e affanni, sposta il punto di vista e gli obiettivi, apre nuove
prospettive e rivaluta le vecchie.
E allora succede che all’improvviso tutto, tutto va bene.
Vanno bene i capricci infiniti, se alla sera puoi stingere
tuo figlio tra le braccia.
Va bene allungargli uno scappellotto di troppo, o un
cioccolatino, se puoi ancora
godere di quel sorriso che illumina il tuo, e il suo sguardo.